Il creatore dell’amaro fu Stanislao Cobianchi, un nobile bolognese predestinato dalla famiglia alla carriera ecclesiastica che, per sottrarsi al suo destino fuggì da Bologna, girando per il mondo. Durante il suo soggiorno nel principato del Montenegro venne colpito dalle proprietà digestive di una bevanda detta Karik. Ritornato in Italia si impiegò in una liquoreria piemontese dove, imparato il mestiere, riuscì a riprodurre la ricetta della bevanda montenegrina. Tornato a Bologna aprì prima una piccola bottega di liquoreria e successivamente una distilleria per la produzione dell’Amaro Montenegro. La bevanda fu molto apprezzata, al punto che Gabriele d’Annunzio la definì liquore delle Virtudi.
Colore limpido e dai riflessi ramati, ha un profumo e ricco di sentori vegetali di erbe aromatiche, che trovano conferma anche al palato, colpito dall’incontro di note dolci-amare che chiudono verso una lunga scia erbacea e mentolata.