Nell’isola di Hokkaido a nord del Giappone ha origine la birra più antica del paese con Seibei Najagawa, il primo mastro birraio della birra Kaitakushi.
A soli 17 anni lascia il Giappone nonostante il divieto dell’epoca per trasferirsi in Germania, dove inizia la sua formazione per diventare birraio.
Ritornato in patria nel 1876 realizzò la prima birra Sapporo Lager contribuendo alla nascita della Sapporo Breweries.
Nel corso degli anni l’azienda si è espansa a tal punto che oggi presenta stabilimenti in diversi stati del mondo facendo della Sapporo, la birra Giapponese più venduta negli Stati Uniti.
I progetti non sempre vanno come si spera e nel 2021 è successo un caso insolito nello stabilimento della Sapporo Breweries in Giappone che provocò una destabilizzazione totale all'azienda.
Qualche giorno prima di un attesissimo lancio di una nuova birra, i responsabili del birrificio si sono accorti di un errore nel design del prodotto.
La traduzione del sostantivo inglese lager che indica una birra a bassa fermentazione è stato tradotto e stampato erroneamente in “lagar” su una notevole quantità di lattine pronte per essere immesse nel mercato.
Visto il danno commerciale di proporzioni macroscopiche l’azienda ha scelto di interrompere tutte le vendite scusandosi con i clienti per l’inconveniente.
Dopo la decisione presa dai vertici di Sapporo, i fan della birra hanno iniziato a fomentare nelle principali piattaforme social e in breve tempo la Sapporo Breweries si è trovata sommersa da messaggi che la invitavano a non eliminare l’ingente quantità di lattine.
I fan sostenitori di Sapporo hanno proposto al birrificio di commercializzare il prodotto nonostante l’errore di scrittura, entusiasti di possedere una limited edition della birra che utilizza gli stessi metodi di preparazione della distilleria più antica del Giappone, la kaitakushi Brewery.
Quando succedono queste sviste, a volte un errore commerciale può rivelarsi una azzeccata campagna di marketing e diventare in poco tempo una strategia per generare hype.
Come accadde per le limited edition, sono nate grandi aspettative attorno alla birra Sapporo e il pubblico ha cominciato a fremere dalla voglia di possedere la lattina esclusiva, acquistabile solo in una catena di negozi Giapponese.
Sviste a parte, la birra Sapporo continua a essere prodotta con i metodi tradizionali e mantiene gli stessi procedimenti utilizzati dal coraggioso mastro birraio Seibei Najagawa. Come si suole dire è il contenuto ciò che conta e la Premium Lager non ha nulla da invidiare ad altre birre della categoria, presentandosi come birra classica e facile da bere, dal sapore netto e senza retrogusto.
Nella cultura gastronomica giapponese si preferiscono le birre chiare a bassa fermentazione proprio perché hanno un gusto poco intenso e si abbinano perfettamente al sapore delicato dei prodotti ittici.
Provatela in abbinamento con il sushi e come si usa dire in Giappone quando si brinda… Kanpai!
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