L’aperitivo è il rito più amato dagli italiani, un momento piacevole della giornata da trascorrere in compagnia dopo il lavoro o nel tempo libero.
Cosa c’è di meglio che sorseggiare un buon drink davanti a una varietà di stuzzichini e parlare del più e del meno?
Estate, autunno, inverno, primavera… è sempre la stagione giusta per prendere un aperitivo!
Fuori o dentro ai locali, freme la voglia di socialità nel cuore degli Italiani dove tra uno spritz e l’altro ci si confida, si scherza e spesso ci si innamora!
Diventato un fenomeno di costume tutto tricolore, con l’arrivo dell’happy hour dai paesi anglosassoni, l’aperitivo si è modificato sempre più, perdendo a poco a poco le usanze originali.
Ripercorriamo insieme la nascita dell’aperitivo e scopriamo le differenze con il fenomeno “h.h.” facendo chiarezza sulle loro diversità.
Le prime testimonianze storiche sull’”ape” le troviamo ai tempi di Ippocrate, nel V secolo a.C. in Grecia.
Devi sapere che Il padre della medicina, usava curare i pazienti che soffrivano di inappetenza con del vino aromatizzato dal sapore amarognolo.
La scienza moderna dimostra infatti come i recettori del gusto amaro controllino l’ormone dell’appetito e stimolino la fame. Ecco spiegata la guarigione dei pazienti dopo aver bevuto il vino!
Da qui nasce il termine aperitivus: che apre.
La sapeva lunga Ippocrate, ora assume tutto un altro significato l’espressione: “Bevi che ti passa”, non credi?
Drink after drink arriviamo nelle piazze ai giorni nostri, dove spritz, cocktail e birre fermentano tra la gente, animando il pre-cena nei locali di tutto lo stivale!
Innanzitutto cos’è l’aperitivo?
L’aperitivo tradizionale è considerato un propedeutico alla cena da consumare all’interno di un bar, presso un ristorante o a casa prima di sedersi a tavola.
Si accompagna una bevanda di grado alcolico blando a volte anche analcolica con dei semplici stuzzichini salati, salumi, antipasti o piccole porzioni di formaggi tipici.
L’evoluzione di questa tradizione ha portato ad un’innovazione nella preparazione dei drink e cicchetti vari, che sono diventati sempre più ricercati ed elaborati, per veri intenditori!
L’aperitivo nasce per stuzzicare l’appetito, per rilassarsi e predisporre le papille gustative ad assaporare la cena e non per sostituirla come accade con l’Happy Hour.
La tradizione dell’”ora felice” deriva dai paesi anglosassoni e indica una fascia oraria nella quale un esercizio pubblico come un bar o un ristorante offre dei prezzi speciali sulle bevande alcoliche.
Questa idea di marketing è nata per promuovere il consumo di bevande nel tardo pomeriggio quando i bar si svuotavano, dando la possibilità di partecipare ad un ricco buffet con l’aggiunta di una tariffa extra.
Al posto di qualche stuzzichino durante l’happy hour troviamo tramezzini, toast, tartine, piccoli panini, pizzette da cocktail e bruschette. Si possono mangiare anche mini porzioni di pasta, verdure e tanti finger foods, per un aperitivo che diventa il sostituto della cena a tutti gli effetti!
Speriamo di averti chiarito le idee riguardo queste due usanze ormai ben radicate nella nostra cultura.
Tradizioni che fanno parte di noi, che hanno segnato e continuano ad influenzare un’epoca, dove davanti ad un buon aperitivo si pensa a nuovi progetti, si concludono affari e soprattutto ci si rilassa!
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