Vermouth, vermout o vermut; come si scrive?

Vermouth, vermout o vermut; come si scrive?

del 20/January/2021
“E lei, signore; cosa gradisce come aperitivo?”
“Un americano; grazie”.
“Perfetto, preferenze per il vermout?”

𝐅𝐢𝐫𝐬𝐭 𝐫𝐞𝐚𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧: 𝐬𝐡𝐨𝐜𝐤!
Ti sarà capitato almeno una volta, di fronte a questa richiesta, di rimanere attonito; faccia spaesata, idee confuse e una risposta tentennante del tipo: “ è uguale, faccia lei” oppure “ a suo gusto, mi fido di lei”.
Al che, così facendo, hai lasciato al povero barista un onere davvero rischioso. Eh sì; perchè i vermouth non sono tutti uguali e possono rendere il risultato finale molto diverso.

Intanto, si scrive Vermouth, Vermout o Vermut?
Tutte le diciture sono corrette, derivano infatti da declinazioni in diverse lingue del termine wermut, di origine tedesca; utilizzato per definire il suo principale aromatizzante: l’Arthemisia Absinthum ( l’assenzio).
Mentre vermout e vermouth si spartiscono origini francesi e inglesi; vermut è di origine italiana (dal dialetto piemontese) ed è riservato solo per determinati prodotti.

Ora giustamente ti starai chiedendo, “ ma al di là del nome; cos’è il vermouth?”
Rullo di tamburi….è vino!
A differenza di quello puro, questo è un vino fortificato e aromatizzato, ottenuto con infusione di varie piante aromatiche, la cui principale è appunto l’assenzio.

L’arte di aromatizzare il vino ha origini greche e romane, ma la vera storia del vermouth inizia a Torino nel 1786 ad opera del distillatore Antonio Benedetto Carpano.

Inizialmente i vini aromatizzati venivano utilizzati come rimedi medici, per curare i morsi degli animali o le ferite di guerra. Un toccasana contro tutti i mali!
Grazie a Carpano invece, il vermoutht divenne una specialità voluttuaria da aperitivo; tanto da essere oggi sempre presente nell’assortimento dei bar. Un prodotto d’orgoglio italiano!

Come aiutare allora il barista al momento dell’ordine? Capendo intanto quanti tipi di vermouth esistono.
Beh, difficile rispondere; sono tantissimi! Ci sono molte varianti in base alle miscele di erbe utilizzate; tuttavia ci sono 5 macro categorie che permettono di mettere in ordine le idee.

1. Rosso
2. Rosè ( o rosato)
3. Bianco
4. Dry
5. Extra Dry

I prodotti, a differenza di quanto possa sembrare, vengono classificati in base al grado alcolico e tenore zuccherino, non al colore. Infatti, strano ma vero, quasi tutti i vermouth vengono prodotti a partire da uva bianca; la colorazione dipende dalla miscela di erbe e spezie che si inseriscono.
Ad esempio, lo sai che il vermouth rosso viene tinto con il caramello?

I primi tre vermouth sono dolci e la gradazione minima è di 14, 5 gradi; mentre i dry ed extra dry sono più secchi e hanno un grado alcolico minimo di 16 gradi.

Detto ciò, cosa ti aspetti a livello gustativo ?

Pensa alla casa Martini.
Dal Martini rosso, con il classico sapore erbaceo, al Martini bianco, dal gusto delicato che lascia sulle labbra una morbida note di vaniglia . Poi c’è anche il rosato che sprigiona note intense di chiodi di garofano, noce moscata e cannella.

Per identificare invece il Martini extra dry, pensa a questa frase:
“Shaken, not stirred!” ("Agitato non mescolato!”)
Così James Bond voleva che il suo drink fosse preparato.
Ma cosa beveva di preciso il mitico agente 007?
Dry Martini è un cocktail a base di Martini extra dry e gin, servito su una coppa raffreddata e guarnito con scorzetta di limone, un’oliva oppure una cipollina.
Il fatto che si utilizzi proprio un vermouth extra dry non è un caso; il basso tenore zuccherino rendere questo cocktail secco; caratteristica che lo ha reso celebre anche a personaggi come Roosevelt o Churchill.

Rimanendo in tema Martini, un altro cocktail a base di vermouth è Martini Fiero& Tonic.
Martini Fiero è l’ultima creazione della casa e si caratterizza per la complessità aromatica e per il gusto pieno di arance maturate al sole.
Servilo in un bicchiere insieme ad acqua tonica, ghiaccio e una fetta d’arancia; ne risulterà un cocktail vivo, fresco, leggero.

Dall’aperitivo al dopo cena, regalati un’emozione. Crea il tuo cocktail personale; tutto l’occorrente lo trovi sulla nostra sezione dedicata a vermouth e aperitivi!